Quando riceviamo delle richieste di offerte per export via mare di container completi, capita che il mittente ci chieda quali siano le dimensioni e le caratteristiche del container marittimo più adatto per le sue esigenze. Dal momento che le dimensioni dei container possono variare, ecco qualche informazione per individuare la soluzione più adatta a ogni esigenza.
Il container nasce nel 1956 dall’idea dell’imprenditore americano Malcom Mc Lean, che si rese conto della necessità di far viaggiare le merci più comodamente in un contenitore con misure standard, anziché alla rinfusa su navi o sui diversi mezzi di trasporto connessi ad una spedizione marittima.
Rendere standard la dimensione dei container ha permesso di migliorare la distribuzione dei carichi sulle navi, di contenere quindi i costi e ottimizzare il carico.
L’unità di misura del container è il Teu, acronimo di Twenty-foot equivalent unit, che corrisponde a 20 piedi ed è il metro di valutazione per capire quanti container una nave possa imbarcare.
Il modello più diffuso tra i contenitori è quello ISO (acronimo di International Organization for Standardization).
Si tratta di una scatola di metallo con delle misure standard fissate nel 1967, anche se, a onor del vero, tra le varie compagnie marittime proprietarie dei container ci possono essere piccole differenze di pochi centimetri.
Ogni container è registrato con una sigla alfanumerica composta da 4 lettere (la cui ultima è sempre una U, almeno per quelli standard) e altri 7 numeri che lo identificano rispetto agli altri, cosa che ne permette anche il tracciamento telematico in tutto il mondo.
Per individuare le dimensioni dei container, basta andare sui siti delle compagnie marittime con cui si effettuerà il trasporto.
Ne condividiamo uno a titolo esemplificativo:
Sempre restando in tema di container, non possiamo esimerci dal ricordare che su disposizione dell’organizzazione marittima internazionale (IMO), dal 2016 è entrata in vigore l’obbligatorietà di verificare il peso lordo di ogni container che verrà imbarcato con metodi certificati (la famosa certificazione VGM).
Questa normativa si è resa necessaria per ridurre drasticamente gli incidenti marittimi avvenuti a causa di errata corrispondenza tra i pesi dichiarati sui documenti dell’esportatore e quelli reali, causando così non pochi problemi di sbilanciamento carico sulle navi.
Noi siamo ben disponibili a fornire tutti i dati necessari per aiutare il cliente a identificare le dimensioni interne ed esterne del container più adatto, in modo tale da facilitare la scelta al committente relativamente alla tipologia da prenotare (ricordiamo che tutte le operazioni di carico della merce su container sono sempre ed unicamente a sua cura).
La movimentazione della merce al di fuori delle varie fasi del trasporto infatti è di totale responsabilità e competenza del caricatore, il quale, conoscendo meglio di chiunque le caratteristiche della sua merce quali dimensioni, peso, sovrapponibilità ed eventuali altre criticità, saprà stivarla al meglio all’interno del container.
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